Storie di cocktails ed hotel

Quello che davvero rende unici certi bar d’albergo é la storia che vi si respira, carica di tradizione

Arrivando in hotel potrete trovare molte cose: viste spettacolari, servizi esclusivi, bartender affidabili e servizi personalizzati. Ma quello che davvero rende unici certi bar d’albergo é la storia che vi si respira, carica di tradizione e leggende, di aneddoti sui personaggi che qui sono stati ed hanno bevuto, magari proprio sullo sgabello su cui siete seduti in questo momento. Senza contare che molti cocktails ormai famosi e bevuti nel mondo, sono nati proprio negli “american bar” di questi hotel. Tra le mete piu esotiche e cariche di fascino, non possiamo che cominciare parlando del Raffles hotel di Singapore, che comincia la sua storia nel lontano 1887, e che deve il suo nome a Thomas Stamford Raffles, fondatore della città di Singapore. William Somerset Maugham, nel 1959 lo definisce “sinonimo di tutte le favole dell’oriente esotico”. Ed è in questa location da favola che nel 1915 il barman Ngiam Tong Boon, al Long bar, crea il Singapore sling. Pare che l’idea fosse quella di creare in drink che anche le donne potessero bere (all’epoca non era consigliabile per le signore farsi vedere con degli alcolici in mano in pubblico), ed il cocktail, con il suo colore rosa si prestava bene allo scopo. Ovviamente ci sono pareri discordanti sulla ricetta originale. La versione dell’International Bartender Association non è esattamente uguale a quella del cocktail che servono ora al Raffles hotel, ma di sicuro é a base di gin, liquore di ciliegie, granatina e succo di ananas.

SINGAPORE SLING, ricetta I.B.A.
INGREDIENTI
30 ml Gin
15 ml Liquore alla ciliegia 
7,5 ml Cointreau
7,5 ml DOM Bénédictine
120 ml Succo di Ananas Fresco 
15 ml Succo
di Lime Fresco 
10 ml Sciroppo di Grenadina
Angostura
METODO
Versare tutti gli ingredienti in uno shaker riempito con cubetti di ghiaccio. Agitare bene. Filtrare nel vetro dell'uragano.
GUARNIRE
Guarnire con ananas e ciliegia al maraschino

Restando in zone calde, ci spostiamo a Portorico, per la precisione al Caribe Hilton di san Juan. In questo spettacolare hotel nasce nel 1954 la Piña Colada, a cui é stata dedicata anche una canzone. Al solo nominarla vengono in mente i Caraibi, le spiagge bianche ed il mare cristallino. Probabilmente uno dei cocktail più iconici al mondo. Ramón “Monchito” Marrer è il nome del barman che shakero’ per la prima volta questo cocktail, che oggi si prepara nel blender, ma all’epoca non era ancora in uso. Poco più di due decenni dopo, la bevanda è stata dichiarata bevanda ufficiale di Porto Rico.

Ramón “Monchito” Marrer
Pina Colada, ricetta I.B.A.
INGREDIENTI
50 ml Rum
 Bianco 
30 ml Crema di Cocco 
50 ml Succo di
Ananas Fresco
METODO
Frullare tutti gli ingredienti con ghiaccio in un blender, versare in un bicchiere grande e servire con cannucce.
Nota:
storicamente alcune gocce di succo di lime fresco sono state aggiunte a piacere. 4 fette di ananas fresco possono essere utilizzate al posto del succo

GUARNIRE
Guarnire con una fetta di ananas con una ciliegia da cocktail.

Ci spostiamo ancora un po’ fino ad arrivare a Cuba, ma non per parlare dei “soliti” Mojito e Daiquiri, ma per un cocktail meno conosciuto: El Nacional. Ideato all’hotel Nacional dell’ Havana, pare da Wil P. Taylor, uno dei barman durante il periodo di massimo splendore dell’hotel Havana degli anni ’30, quando nell’hotel bazzicavano Frank Sinatra, Ava Gardner e Marlon Brando. Il cocktail é una variazione del daiquiri che comprende quindi rum, lime e zucchero, ma anche succo di ananas e brandy all’albicocca. Facile immaginare Hemingway lamentarsi della eccessiva dolcezza del drink…

Cocktail NACIONAL (dal sito Havana club)
50 ml Havana Club 3 Años
20 ml Brandy all’albicocca
35 ml Succo d’ananas
10 ml Sciroppo di zucchero
3 pz. Ananas
1/2 Lime
Trita i pezzetti di ananas in uno shaker per cocktail o in altro contenitore.
Aggiungi il resto degli ingredienti, spremici sopra il lime e riempi con cubetti di ghiaccio.
 Agita energicamente per circa 30 secondi.
 Filtra due volte, versa in un bicchiere da champagne o per bollicine e… salud!
bar dell’hotel Nacional

Molte altre storie ci aspettano sui cocktail e gli hotel, ma per ora cominciamo a sorseggiare questi, per sentirci un po’ in vacanza

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