Il caffè è sempre stato abbastanza “snobbato” ( a torto) dai “barman” nostrani. In realtà c’è un mondo meraviglioso e complicato dietro a queste picccole bacche tostate.
Per chi volesse approfondire le tecniche, la filosofia, i diversi metodi di estrazione, la risposta giusta è SCAE (Specility Coffee Association Euorope) http://www.scaeitalia.com/index.html
E se ancora non bastasse c’è anche il latteart ( http://www.latteart.us/html/ ) ma di questo ne parleremo in altra occasione.
Il caffè, dunque, ed i metodi di estrazione. Non solo espresso e moka ma differrenti tipi di tostatura e macinatura per ottenere differenti tipi di bevanda .
Caffè americano ( o caffè filtro): no, non è un espresso allungato in tazza grande. Questo tipo di caffè è molto aprezzato in America e nel nord Europa. Questo metodo di percolazione in realtà arriva dalla Germania, brevettato nel 1908 da una signora, che , alla ricerca di un tipo di caffè meno amaro, fece un “filtro” con un foglio di quaderno del figlio, appoggiato su un contenitore di metallo… Il caffè , in questo caso, deve essere macinato ad una grandezza media, la temperatura dell’acqua di 90°/96°. Di solito viene usato un caffè di singola origine rigorosamente di specie Arabica e tostato in modo molto piu chiaro di quello che si fa normalmente per l’espresso. Si mette il caffè in un apposito filtro di carta (già bagnato) e si aggiunge l’acqua che passando attraverso al caffè ed il filtro andrà a finire in una caraffa sottostante
French press: altro metodo di estrazione ad infusione. Anche questo diffuso nei paesi del nord Europa, la nascita di quel “bricco” cilindrico è francese intorno alla metà dell’800. Si può trovare facilmente ed a poco prezzo in molti negozi.
Il funzionamento è semplice. Si pone sul fondo il caffè macinato medio/ grosso (6/8 gr. per ogni caffè) dopodichè si versa l’acqua calda, intorno ai 96°. Si lascia in infusione per 5/6 minuti, e poi si abbassa lentamente lo stantuffo. In questo modo il caffè si “filtra” e si ottiene un caffè con estrazione morbida e dolce
Dripper: letteralmente “gocciolatore”,sono dei coni,che possono essere di diversi materiali come ceramica, vetro o plastica, con delle scanalature che favoriscono la circolazione dell’acqua al loro interno e un foro grande nella parte inferiore. All’interno deldrop viene posizionato un cono in carta alimentare che fungerà da filtro, si inserisce il caffè macinato (piu fine del french, ma piu grossa dell’espresso), alla fine si versa l’acqua intorno ai 94°
Aeropress: Il sistema è sviluppato sull’utilizzo di due cilindrici cavi concentrici. E’ il sistema piu nuovo nel mondo del caffè, essendo stato inventato nel 2005, ma ha già dei campionati mondiali (ed anche uno italiano). La preparazione è simile alla french,ma è più veloce e il caffè risulta più forte, quasi simile ad un’espresso. Il caffè è anche meno acido rispetto alle preparazioni con la moka o la macchina per il caffè americano. Si inserisce la polvere di caffè nel cilindro superiore e si aggiunge acqua a una temperatura compresa tra i 78 e gli 85° C, si mescola delicatamente e si chiude con l’apposito coperchio forato su cui si appone un ulteriore filtro in carta alimentare. Si capovolge facendo combaciare il coperchio con la tazza in cui si andrà a raccogliere il caffè e si effettua una pressione decisa, regolare e costante. La macinatura del caffè è quello della moka, quindi più fine del caffè americano ma più grosso rispetto all’espresso.
SIFONE GIAPPONESE: Il sifone fu inventato nel lontano 1830 dal tedesco Loeff.Questo metodo, poco conosciuto da noi, va invece alla grande in Giappone, dove fanno anche dei campionati.
L’acqua viene scaldata nell’ampolla con una fiamma ad alcool, il caffè macinato è posto nel tulipano appena sopra: inizia l’infusione. L’acqua calda raggiunge il caffè, lo attraversa, ne cattura gli aromi, si mescola il tutto, si toglie la fiamma e l’infuso precipita nell’ampolla di origine, pronto per la degustazione. Il tutto in 6 minuti.
Questo è solo un piccolo escursus sulle tendenze e le novità nel mondo del caffè. Siete tutti invitati ad approfondire