Locali e Barmen
Pescati nella rete
Navigando qua e là nel mare magnum di internet, può capitare di imbattersi in alcuni “gioiellini”. Vediamo alcuni video tra i piu belli…Se ne avete visto qualcuno di interesante, che non compare, non esitate a segnalarcelo, lo pubblicheremo volentieri. Ovviamente…
Hotel Martinez, Cannes
Uno dei regali di compleanno piu belli che ho avuto (anzi, probabilmente il piu bello), è stato quello di quest’anno… 6 settembre, a sorpresa, un soggiorno in uno dei miei alberghi da sogno: il Marinez di Cannes. Molte volte l’ho visto dall’esterno, e finalmente ho avuto il piacere di visitarlo in tutto il suo splendore. Sulla celebre croisette della città francese, famosa per il festival del cinema ,al numero 73 risplende, dal 1927, la facciata art decò, di questo stupendo “palace” Originariamente, prima di essere trasformato in hotel, si chiamava “villa La Coquette” , ed era di propietà di una famiglia inglese. Da un paio di anni fa parte di una catena di tutto rispetto (Hyatt), che sta riportando agli antichi fasti quella parte di interni che ha effettivamente bisogno di qualche aggiustatina. D’altra parte, Cannes segue a ruota Parigi, come città piu visitata dai turisti in Francia, grazie anche alle innumerevoli manifestazioni che vi si svolgono, e le 409camere (di cui 27 suite) del Grand Hyatt Cannes Hotel Martinez non possono essere tagliate fuori da questo fermento. La spiaggia, la piscina ed il ristorante “la palme d’or” (due stelle Michelin, scusate se è poco), e la spa completano l’offerta. Il bar l’Amiral è vivace e ben frequentato, a volte addirittura troppo, ma la fama è tanta.. .Non abbiamo comunque perso l’occasione di assaggiare i cocktail di questo lounge, considerati tra i migliori della città. Davanti al Palais, in un angolo delle Allés de la Liberté, c”è la statua di Lord Brougham , il quale nel 1834si dovette fermare forzatamente, mentre era diretto in Italia, e si innamorò di quello che era un piccolo villaggio di pescatori..ci restò fino alla morte, ma prima lanciò Cannes come luogo di villeggiatura invernale. Erano i primi tempi di un turismo d’elite, ed arrivarono i falcotosi viaggiatori da tutta europa, e cominciaono a sorgere i primi alberghi di lusso Tra le molte curiosità del Martinez, sappiamo che le due suite al settimo piano, sono state spesso occupate da due “Sir”: Elton John e sean Connery, o che una famosa pop star americana ha fatto schermare tutte le finestre della sua suite con del nastro nero,per timore dei paparazzi. Ovviamente tutto lo star system americano passa da qui in occasione del festifal, ma tra i piu assidui troviamo Tarantino ( che ha anche un cocktail a lui dedicato nella carta del bar), Woody Allen e,Eva Longoria Shia LaBeouf e Jessica Chastain…ma l’elenco sarebbe lungo Ovviamente ora anche io posso dire di esserci stato
Un siciliano negli States: Salvatore Tafuri
Amico di vecchia data Salvatore. Eravamo clienti reciproci all’epoca in cui vivevamo tutti e due a Sanremo, ma non vi darò i particolari di quello che succedeva nelle rispettive serate off 😉 Per ovvi motivi ora ci si incontra molto…
IL “MOVIMENTO COCKTAIL ART”
I cocktails non devono essere solo buoni, per prima cosa devono colpire lo sguardo, farsi gustare con gli occhi. Partendo da questo presupposto nasce 'cocktail art', una pagina Facebook che ci fa assaggiare con la vita le creazioni di valenti…
Il prezzo della conoscenza
Continuo a non capire cosa pensi chi decide di aprire un locale pubblico. Non mi riferisco a chi lo fa, dopo aver fatto anni di esperienza nel settore, mi riferisco a chi decide di aprire un bar ( o ristorante, o simili), avendo fatto fino al giorno prima un lavoro completamente diverso. Personalmente penso che la legge Bersani, a suo tempo, abbia fatto danni incalcolabili, liberalizzando un mercato che in realtà era già in bilico, e che ora è sovraffollato. Invece di aumentare le possibilità ha abbassato la qualità dell’offerta , in un paese in cui il turismo ha una voce importante , beh…complimenti. Ci troviamo oggi in una situazione allarmante…si moltiplicano i locali pubblici (ma non la clientela, attenzione) ,la lotta si fa al ribasso dei prezzi (e quindi della qualità), ed alla fine la maggior parte non sopravvive , non avendo i margini e le competenze per poterlo fare. Quindi si vende ( o si svende) , e sotto un altro, che pensa di essere molto piu in gamba del precedente, e che farà la stessa fine. I tempi cambiano a seconda di quanto si abbiano “le spalle coperte”. A questo punto la domanda viene spontanea: ma perchè nessuno chiede consigli o consulenza a chi questo lavoro lo conosce bene? All’estero succede molto spesso. In Italia solo a qualche “illuminato” viene l’idea di chiedere aiuto, avendo la consapevolezzza di non essere in grado autonomamente. A conti fatti, spendere qualche migliaio di euro prima, farebbe risparmiare molto di piu dopo, se non addirittura salvare l’attività. Sapere come realizzare un locale (prossimamente vedremo l’aspetto ditte di arredamento / architetti), velocizza i tempi di realizzazione prima, ed aumenta il fatturato dopo. Liberi di non credermi, ma un banco bar ben fatto riduce le perdite di tempo (e di guadagno) ed ottimizza il lavoro, ed il personale. La scelta dei prodotti, dei fornitori, dell’immagine, del servizio, dell’accoglienza e mille altri dettagli sono quelli che, una volta avviata l’attività faranno la differenza. Sono quelle cos che fanno la differenza tra l’andare al bar a bere una cosa e l’andare al BAR. trova le differenze Ovviamente il discorso è lo stesso per i ristoranti. Ho avuto recentemente un esperienza diretta in cui ho visto “buttare” milioni di euro (milioni veri, letteralmente) per incapacità e presunzione… Locale costato tantissimo, location discutibile, materiali inadeguati, spese completamente sbilanciate, offerta sbagliata, e per finire incapacità a gestire il personale. Esempi come questo, anche se magari meno eclatanti, ne vedo spesso,…